L’azienda nasce nel 1990 dalla fusione di 3 società già operanti dal 1955, quindi, già in possesso di tutti quei know-how necessari per affrontare i mercati più esigenti ma soprattutto comprovata dalla tradizione ceramica fortemente radicata al proprio territorio. Appartiene, quindi, al suo background storico il saper fare tipico della tradizione artigianale al quale, oggi, si affianca in maniera consistente l’uso di tecnologie avanzate per la progettazione e la produzione.
GSI ceramica è uno dei principali leader nel settore ceramico italiano e internazionale, azienda innovativa e punto di riferimento per il settore dell’arredobagno. La sua attività risale alle origini della tradizione produttiva del distretto della ceramica cui l’azienda appartiene, che ha saputo nel tempo far fronte alle sfide del mercato. In questo contesto i fondatori di GSI ceramica hanno modellato in maniera sapiente la tradizione artigianale insieme con la prorompente innovazione tecnologica in un processo di ricerca e rinnovamento continui, fondati su di un’etica del lavoro ed un sistema di valori che pone al centro dell’attenzione la dimensione umana, ed il saper fare tipico della produttività italiana.
Così il rapporto fruttuoso tra imprenditore, progettista, operaio e management ha innescato un circolo virtuoso che consente di offrire prodotti dall’elevato standard qualitativo, secondo quello che è diventato il credo di GSI ceramica, “l’Italian Made”. Soprattutto a partire dagli anni Novanta l’azienda riceve la spinta più forte verso l’innovazione, sotto la guida di un rinnovato management, giovane e preparato, che crede fortemente nel piano di sviluppo avviato, e che sta portando avanti una politica di crescita che vedrà ancora, nel prossimo futuro, GSI ceramica protagonista e interprete del buon Made in Italy.
Questo territorio ricco di storia, culla dell’antichissima civiltà falisca, dominato dalla maestosità solitaria del monte Soratte, ha sempre affascinato poeti, pittori, eremiti. Un paesaggio dolce e aspro allo stesso tempo: le profonde gole scavate dalle acque, i contrasti tra il rosso del tufo e il verde della densa vegetazione, i borghi arroccati venivano evocati nel verso, sulla tela, nelle meditazioni spirituali. Quella terrestre magia, quell’incantata suggesione sospesa tra il giallo, l’ocra e lo smeraldo, sono rimaste immutate, e ancor oggi rapiscono il visitatore.
